Domanda banale? Beh non così tanto. Procediamo passo per passo e cerchiamo di eviscerare la questione.
Calcolo del fabbisogno giornaliero
Sicuramente la prima cosa da chiedersi è: quanti giorni di autonomia voglio dare alla mia imbarcazione? Uno? Nessuno? O Centomila? Definito questo parametro passiamo al calcolo del fabbisogno energetico giornaliero, ci può tornare utile una tabella dove andremo a inserire tutti i principali utilizzatori della barca, sia in corrente continua che in corrente alternata qualora si abbiano carichi sotto inverter (solitamente boiler e arie condizionate sono sotto banchina o generatore solamente), ecco un esempio:


* valori a titolo esemplificativo
Una volta scoperto la potenza dell’utilizzatore in watt è possibile calcolare il consumo giornaliero moltiplicandolo per le ore di utilizzo.
Calcolo dei sistemi di ricarica e giornate fortunate
Giunti a questo punto dobbiamo decidere se tenere conto dei sistemi di ricarica o meno. Qui si apre una pericolosa parentesi dove la cosa più importante da capire è la seguente: sarebbe meglio non tenere in considerazione i sistemi di ricarica, specialmente se di valore simile o superiore ai consumi poiché non sempre l’energia creata da un sistema di ricarica è utilizzata o immagazzinata (ad esempio nel caso in cui le batterie siano già cariche e gli utilizzatori spenti). Inoltre un vero professionista fa sempre i conti con i “worst case” quindi motore esploso, generatore senza carburante, eclissi solare giornaliera e vento zero.
Per chi volesse comunque tenere conto dei sistemi di ricarica, per simulare una giornata fortunata, procediamo con la seguente tabella riportando tutti i sistemi che giornalmente andranno a caricare le nostre batterie, come ad esempio pannelli solari, generatori eolici, idro-generatori ma non solo, anche alternatori (qualora ci si prefissasse di muoversi giornalmente per un determinato numero di ore) o generatori.

* valori a titolo esemplificativo
Calcolo della capacità del banco batterie servizi
Proseguiamo stimando la situazione a fine giornata:

Abbiamo finalmente calcolato il consumo giornaliero fortunato medio.
Poniamo ora di volere un autonomia di circa 2 giorni, procediamo calcolando il consumo:
1’745 [Wh] x 2 = 3’490 [Wh]
Arrivati a questo punto, conoscendo i watt del nostro banco batterie, basterà dividere per la tensione (es. 12 volt) per trovare gli ampere:
3’490 [Wh]/12[V] = 290 [Ah]
Penserete che è finalmente tutto finito e invece no, ora dobbiamo decidere che tipologia di batterie vogliamo montare. Per semplicità poniamo di scegliere una semplice batteria AGM (ovviamente adatta all’uso servizi), tale batteria, come tutte quelle al piombo acido, non può essere scaricata più del 60% a meno che non si voglia danneggiarla irreparabilmente.
Al fine di massimizzare la vita della batteria decidiamo di non scaricare più del 50% ad ogni ciclo; calcoliamo finalmente la capacità del nostro banco batterie servizi:
290[Ah] * 1.5 = 435 Ah
Siamo finalmente giunti allo soluzione del nostro quesito: per poter avere un autonomia di 2 giorni fortunati, la nostra barca ha bisogno un banco batterie AGM di 435Ah.